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Catherine, Yulimar e una sfida Colombia – Venezuela senza tensione

Nella loro storia, Colombia e Venezuela hanno spesso litigato, anche con le armi. Pure di recente, scaramucce e tensioni sono andate in scena alle frontiere. Tanto che un anno fa, il governo di Caracas decise di chiudere il confine, poi riaperto prudentemente dai due presidenti, il colombiano Juan Manuel Santos (che di li a qualche settimana sarebbe stato insignito del premio Nobel per la pace) e il venezuelano Nicolas Maduro, proprio durante le Olimpiadi. Qualche giorno dopo, la sfida si è per fortuna trasferita in uno stadio di atletica, a Rio, sulla pedana del salto triplo. Dove abbiamo visto una sorta di derby sudamericano per la medaglia d'oro. Vinto dalla colombiana Catherine Ibarguen davanti alla venezuelana Yulimar Rojas. Sul podio, le due hanno fatto festa insieme: la speranza è che pure fra i loro Paesi si possa arrivare a ridurre la tensione.

Per la Colombia è stata la prima medaglia d'oro dell'atletica. Catherine era la grande favorita: ma se l'e vista brutta. Yulimar è un tipo particolare, non ha grande tecnica - e nella prova di salto triplo ce ne vuole parecchia - ma dei mezzi atletici ed un'elasticità davvero formidabile. La Ibarguen ha vinto saltando 15 metri e 18 centimetri, venti in più della misura della Rojas. Fra le due ci sono undici anni, nel futuro la più giovane venezuelana potrebbe prendersi la rivincita. La sfida sarà...arbitrata da Cuba. Sono cubani, infatti, i due tecnici delle atlete: Ubaldo Duany allena Catherine, mentre Ivan Pedroso dà i suoi consigli a Yulimar. Altra storia in comune: la Ibarguen e la Rojas, prima di dedicarsi al salto triplo, si divertivano nel salto in alto.

Nella vittoria della Ibarguen c'è anche un po' d'Italia. La triplista colombiana ha trascorso dei periodi di allenamento a Roma, nel centro delle Fiamme Gialle, all'Infernetto, vicino al mare di Ostia. Ci è capitato di incontrarla anche durante quei giorni: è incredibile la sua concentrazione mentre svolge i suoi esercizi, non ama parlare con i giornalisti anche se a Rio, finalmente con l'oro addosso, ha sfoggiato per le telecamere un sorriso da miss.